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Immagine del redattoreDaniel Giaconia

Il Marinaresco che fallisce

Anno 2017, il tribunale di Venezia dichiara il fallimento per il marchio Marina Yachting.


Il famoso brand marinaresco, fino a dieci anni fa andava a gonfie vele.


Pensa che nel 2013 è arrivato a fatturare 110.000.000€!


Ancora oggi questo marchio si trova al centro di un’intricata vicenda, insieme al brand Henry Cotton’s che rappresenta lo stile classico inglese, ma non è di questo che ti voglio parlare.

Da tutti i giornali di settore che hanno riportato la notizia del fallimento, Marina Yachting è stato definito testualmente: “ marchio della moda conosciuto in tutto il mondo che si rifà alla tradizione marinara delle nostre coste”.


Qui arriviamo al punto dolente, la tradizione marinara delle nostre coste.


Ovviamente non sto alludendo a quanto c’è di meraviglioso nella cultura popolare delle coste del “Bel Paese”.


Quello a cui mi sto riferendo è quello stile di abbigliamento-accessorio “classico marinaresco”, rappresentato da ancorine, timoni, corde, onde, rose dei venti, che fanno diventare questo prodotto e questo brand “stanco e obsoleto”.


Tu indosseresti mai un capo di abbigliamento-accessorio con questi simboli che ti riportano indietro di vent’anni e ti invecchiano di altri venti?


Probabilmente la risposta è no e la stessa cosa ha fatto il pubblico che prima comprava Marina Yachting e lo riteneva adeguato, e oggi non più.


Non ho nulla contro questo marchio, anzi, lo considero un fiore all’occhiello dei brand italiani, che forse non è riuscito a portare il concetto di “marinaresco” ai nostri tempi moderni.


· Stile vecchio

· Simbologia obsoleta

· Gamma colori, praticamente monocolore

· Packaging anonimo

· Fascia prezzo, alta


Non sono certo punti a favore che hanno aiutato il marchio.


Quindi è possibile lavorare un brand “marinaresco”, avendo i giusti margini di guadagno e svuotando il tuo magazzino, senza il pericolo di finire come Marina Yachting, anche se i tempi attuali sono difficili?


L’esempio l’ha dato Paul & Shark.


La stessa identità di brand, ma un’evoluzione nello stile straordinario, specie se pensiamo a ciò che proponeva dieci anni fa, ovvero “tutto blu scuro, tutto ancorine e timoni”.


Oggi invece si presenta fresco e colorato, in una sola parola “contemporaneo”.



Pertanto, anche chi non è più giovanissimo, può indossare questi capi senza paura di risultare “un anziano signore”.


Ovviamente non c’è bisogno che dica che il marchio va a gonfie vele ed è lontano anni luce dal fallimento.


Considero l’evoluzione di Paul & Shark molto importante perché è ciò che ho visto fare con piacere ad Armata di Mare.


Tutto l’abbigliamento, che prima seguiva una linea piuttosto classica, anche se non ai livelli di Marina Yachting, è di fatto avanzato verso uno stile che si può definire “alla Tommy”:



· Stile fresco e giovane

· Simbologia moderna vela club

· Gamma colori accattivante

· Packaging attraente

· Fascia prezzo accessibile


Con intelligenza, anche il marchio di cui sono licenziatario, è uscito dalla “comfort zone” e si è evoluto in uno stile Casual Vela Club Moderno.


Quindi esattamente come Paul & Shark, più fresco, più giovane, più vendibile e appetibile per tutti.


La mia azienda non poteva essere da meno e presto vedrai tu stesso la trasformazione di Armata di Mare, sia sul prodotto che sul packaging e tutti quei piccoli dettagli apparentemente insignificanti, ma che sono fondamentali per la tua vendita.


Ovviamente l’obbiettivo è dare un’immagine che renda la pelletteria più desiderabile per il cliente finale, aumentando immediatamente i tuoi incassi e i tuoi margini di guadagno.


Prossimamente potrai toccare con mano l’evoluzione di cui ti sto parlando.


Ci vediamo i primi di luglio.


Always flat out


Daniel Giaconia

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